PROCESSI

Piemme Industrial Services fornisce apparecchiature e sistemi solo per alcuni processi dove ha notevole esperienza, evitando di disperdersi a seguire tutte le opportunità commerciali che si vengono di volta in volta a creare.

L’elenco dei processi è:

  • Trasferimenti di liquidi all’interno di raffinerie e power station (pompe API 676, API 674 e API 610);
  • Trasferimenti e dosaggio di prodotti corrosivi (pompe in materiale polimerico o rivestite, rivestimenti anticorrosivi);
  • Trasferimenti di Slurries corrosivi (pompe peristaltiche e monovite)
  • Trattamento acqua di caldaie (iniezione chemicals, ricircolo acque, sistemi di recupero energetico);
  • Industria dello zolfo e dell’acido solforico (pompe verticali, materiale piping);
  • Impianti di trattamento acque negli impianti petrolchimici e power stations (filtri, agitatori, sistemi iniezione, miscelatori statici);
  • Sistemi trattamento gas naturale, deidratazione, separazione azoto, recupero elio, filtrazione e riduzione pressione.

POMPE PER USO IN RAFFINERIA

Le raffinerie, le società di ingegneria o gli utenti che desiderano avere macchine ad elevatissima affidabilità, nella loro richiesta specificano una pompa costruita in accordo alle normative API (American Petroleum Institute). Le macchine in accordo alle normative API vengono a volte chiamate "macchine di processo".
Le normative sono molto dettagliate ed è difficile che un costruttore riesca ad assecondarle perfettamente per cui ognuno esce con una lista di deviazioni minori.
Le caratteristiche più importanti da verificare sono la scelta dei materiali di costruzione (la ghisa non è ammessa), il rispetto di determinati valori di progetto meccanico, i collaudi da eseguire, l’utilizzo di fattori di sicurezza superiori per il dimensionamento.
Sono previste le seguenti tipologie di pompe: pompe ad ingranaggi interni,pompe ad ingranaggi esterni, pompe a palette, pompe monovite, pompe a due viti, pompe a tre viti.

  • API 676 è la normativa che si applica alle pompe volumetriche rotative.
  • API 675 è la normativa applicabile alle pompe dosatrici alternative, con sistema di regolazione della corsa e in grado di fornire una portata precisa e ripetibile nel campo 10-100%.
  • API 674 è la normativa applicabile alle pompe alternative a corsa fissa.
  • API 610 è la normativa relativa alle pompe centrifughe.
  • API 685 alle pompe centrifughe stagne (a rotore immerso o a trascinamento magnetico).

PRODOTTI PER ACIDO SOLFORICO E ALTRI ACIDI

Il 40% della produzione mondiale di prodotti chimici riguarda l’acido solforico.Esso è l’acido più utilizzato nell’industria, in particolare nella produzione di fertilizzanti, detergenti e batterie, nella siderurgia e in raffineria.
La produzione di acido solforico avviene per ossidazione diretta dello zolfo fuso, ad elevate temperature, in presenza di catalizzatori a base di Vanadio.
Anche in raffineria si hanno processi di recupero di acido solforico, in quanto lo zolfo è presente nei combustibili fossili. I processi che lo estraggono sono catalitici (idrodesolforazione con idrogeno puro ad elevata temperatura) o estrattivi (processo MEROX con soda caustica, più economico).
L’H2S prodotto (acido solfidrico) è molto pericoloso e deve essere subito eliminato tramite ossidazione multistadio (processo Claus) a produrre zolfo fuso. Lo stesso trattamento viene eseguito sul grezzo e il gas naturale che contengono naturalmente H2S.
I fumi in uscita contengono ancora il 3% di H2S e S02, che devono essere eliminati tramite soluzioni amminiche o metodi selettivi a membrana.
Nel trattamento delle acque reflue e dei fumi di combustione (FGD) si recuperano invece gli ossidi prodotti, ad ottenere acido solforico.
Quest’ultimo viene utilizzato anche come catalizzatore nelle alchilazioni.

POMPE PER FANGHI E SLURRIES

Per determinare il tipo corretto di pompa da utilizzare per questi prodotti, occorre conoscere la quantità percentuale di solidi in sospensione, la loro dimensione media e la durezza.
I solidi sospesi possono essere necessari (catalizzatori solidi, fanghi alcalini per trattamento fumi acidi detto FGD) o meno (acque reflue, rimozione ceneri di combustione).
Generalmente per portate basse (fino a 50-100 mc/h) o prevalenze elevate (sopra 50-70 metri) si utilizzano pompe volumetriche (componenti in materiale polimerico limitano le temperature massime), mentre per portate elevate e basse prevalenze si preferiscono le pompe centrifughe (rivestite in gomma o realizzate in metalli duri).

ENERGIA DA COMBUSTIBILI

I combustibili fossili, oltre all’utilizzo nell’industria petrolchimica, hanno la primaria funzione di produrre energia. Il calore di combustione viene trasferito all’acqua in una caldaia e il vapore prodotto entra in una turbina. In questa macchina si trasforma l’energia termica in meccanica, che va ad alimentare un generatore di corrente.
In questo processo occorre tener conto di diversi fattori:

  • L’efficienza del sistema viene aumentata mediante l’utilizzo di scambiatori di calore che raffreddano il gas esausto e preriscaldano le alimentazioni (acqua di caldaia, aria e combustibile). In aggiunta occorre prevedere una coibentazione delle linee calde per evitare dispersioni di calore;
  • L’acqua di caldaia in ingresso deve subire specifici trattamenti per evitare corrosioni, incrostazioni e proliferare di vita organica. Il vapore esausto in uscita dalla turbina viene ricondensato per successivo riutilizzo il caldaia
  • I fluidi in uscita (acqua e fumi) devono essere trattati per ridurre l’inquinamento chimico e termico entro i limiti di legge.